ORIETTABERTI
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Diario
2008: NOVEMBRE
Pagina promozionale del cofanetto
“Gli anni della Polydor”
2008: Novembre
Pagina promozionale del cofanetto “Gli
anni della Polydor”
2008: Novembre
Pagina promozionale del cofanetto “Gli
anni della Polydor”
Questo
cofanetto,
vuole
essere
non
solo
un
omaggio
ad
una
delle
più
belle
voci
del
panorama
musicale
italiano,
ma
anche
un’oc-
casione,
per
chi
ha
avuto
modo
di
apprezzare
l’Artista
in
tempi
recenti,
di
scoprire
la
parte
più
significativa
del
suo
repertorio
iniziale.
cc
La
carriera
di
Orietta
Berti,
esplosa
nel
1965
con
la
vittoria
a
“Un
disco
per
l’estate”,
è
ancora
oggi
in
pieno
fer-mento.
Dotata
di
un’estensione
vocale
non
comune
e
di
un
gusto
interpretativo
sempre
sobrio,
efficace
ed
espressivo,
nel
corso
degli
ultimi
anni,
la
cantante
ha
avuto
modo
di
farsi
apprezzare
non
solo
per
un’in-telligente
ricerca
musicale
che
le
ha
permesso
di
spaziare
attraverso
vari
generi,
ma
anche
per
le
sue
doti
di
grande
comunicatrice,
estrinsecate
nei
ruoli
di
attrice
brillante
e
di
ironica
conduttrice
tv.
Attraverso
i
dischi
di
questo
prezioso
cofanetto,
è
possibile
ripercorrere
per
intero
i
primi
15
anni
di
carriera
di
questa
poliedrica
Artista,
che
ha
saputo
oltrepassare
l’avvento
di
mode
diverse,
accompagnando
con
coerenza
il
pubblico
negli
inevitabili
mutamenti
del
gusto
musicale,
senza
mai
stravolgere
la
sua
personalità
artistica,
riuscendo
piuttosto
a
dare
un
significativo
contributo
alla
costruzione
della
colonna
sonora
degli
ultimi
quarant’anni
di
vita
del
nostro
Paese.
Tutto
questo
conservando
sempre
quella
semplicità
e
quella
coerenza
che
hanno
fatto
di
lei
un
personaggio
amatissimo
da
un
pubblico
altamente
variegato.
Con
la
Polydor,
Orietta
ha
realizzato
circa
duecento
canzoni,
alcune
delle quali sono diventate veri e propri classici della musica leggera italiana.
mmmmm
Il
primo
cd
comprende
il
periodo
che
va
dal
1963
al
1966
e
si
apre
proprio
con
i
due
brani
che
compongono
il
primo
45
giri
edito
dalla
Polydor:
Serenata
suburbana
e
I
nostri
momenti
(Nos-sos
momentos),
due
pezzi
sudamericani
interpretati
rispettivamente
da
Dalva
De
Andrade
ed
Elizeth
Cardoso.
Seguono
i
successi
Dominique
(primo
singolo
con
le
canzoni
di
Suor
Sorriso),
Tu
sei
quello
(vincitrice
di
Un
disco
per
l’estate
1965),
Voglio
dirti
grazie
(primo
posto
al
Festival
delle
rose
1965),
Ogni
strada
(altro
brano
di
Suor
Sorriso
inserito
anche
nel
film
Zum,
zum,
zum,
n.
2)
e
Io
ti
darò
di
più
(Festival
di
Sanremo
1966),
qui
anche
in
versione
spagnola
(Yo
te
daria
mas),
inedita
per
l’Italia.
Delle
vere
e
proprie
rarità
mai
pubblicate
fino
ad
oggi
su
cd
so-no
Tutto
è
finito
fra
noi,
Vai,
Bobby
vai,
Perdendoti
(cover
di
Losing
you
cantata
da
Brenda
Lee,
qui
nella
rarissima
versione
inserita
nel
33
giri
Italy’s
incomparable
del
1966,
pubblicato
solo
negli
USA),
Scorderai
(Stay
awhile
grande
successo
di
Dusty
Springfield),
Se
per
caso
(traduzione
della
hit
di
Lesley
Gore
No
more
tears),
Le
ragazze
semplici,
La
mia
musa,
Dove,
non
so
(nella
versione
originale
del
1966)
e
La
prima
lettera
d’amore.
Completano
il
disco
ben
cinque
inediti,
tutti
datati
1965:
Un’ora
e
poi,
Prima
che
finisca
l’amore,
E
se
tra
poco,
La
ragazza
di
un’estate
e
Sorella
Adele,
scartata in extremis dall’album Orietta Berti canta Suor Sorriso.
Serenata
suburbana/I
nostri
momenti/Dominique/Tutto
è
finito
fra
noi/Vai,Bobby,
vai/Perdendoti/Scorderai/Tu
sei
quello/Se
per
caso/Un’ora
e
poi/Voglio
dirti
grazie/Le
ragazze
semplici/Prima
che
finisca
l’amore/E
se
tra
poco/La
mia
musa/sorella
Adele/Ogni
strada/La
ragazza
di
un’estate/Dove,non so/Io ti darò di più/La prima lettera d’amore/Yo te daria mas
Il
secondo
cd
comprende
il
periodo
che
va
dal
1966
al
1968.
Il
primo
brano
Le
ore
del
sole,
è
stato
pubblicato
solo
in
Spagna
con
il
titolo
Trouble
galore;
la
versione
inglese
(il
cui
master
del-
la
registrazione
orignale
è
andato
purtroppo
perduto)
accompagna
i
titoli
di
testa
del
film
Agen-
te
3S3
-
Massacro
al
sole
di
Sergio
Sollima.
Altri
brani
editi
solo
in
terra
spagnola
sono
La
pri-
mera
carta
de
amor
(La
prima
lettera
d’amore),
Yo
te
doy
las
graçias
(Voglio
dirti
grazie),
Una
chi-
ca
simple
(Le
ragazze
semplici)
e
Butterfly.
Solo
per
il
mercato
francese,
troviamo
invece
le
ver-
sioni
in
lingua
di
Io
potrei
(Je
voudrais)
e
Ritornerà
da
me
(Tu
reviendras).
I
grandi
successi
qui
contenuti
sono
Quando
la
prima
stella
(Un
disco
per
l’estate
1966),
Ritorna
con
il
sole
(primo
posto
al
Festival
di
Lugano
1966),
Io,
tu
e
le
rose
(Festival
di
Sanremo
1967),
Solo
tu
(Un
disco
per
l’estate
1967),
Ritornerà
da
me
(Festivalbar
1967),
L’amore
è
blu
(L’amour
est
bleu
lanciata
da
Vicky
Leandros
all’Eurofestival
’67)
e
Tu
che
non
sorridi
mai
(Festival
di
Sanremo
1968).
Come
nel
precedente
disco,
anche
qui
sono
presenti
delle
vere
e
proprie
rarità
mai
pubblicate
in
cd:
Quando
partirai
(When
my
baby
cries,
successo
dell’inglese
Lesley
Duncan),
Un
incontro
come
tanti,
Una
bambola
inutile
(cover
di
Sunny
girl
degli
Hep
Stars,
formazione
che
darà
poi
origine
agli
Abba,
incisa
ad
Amburgo
con
l’orchestra
diretta
da
James
Last),
Quando
nella
notte,
Per
tut-
to
il
bene
che
mi
vuoi
e
Amore
per
la
vita.
Infine,
ancora
due
inediti:
D’ora
in
poi
del
1967
e
’Na
musica doce dell’anno successivo.
Le
ore
del
sole/La
primera
carta
de
amor/Quando
la
prima
stella/Ritorna
con
il
sole/Quando
partirai/Un
incontro
come
tanti/Una
bambola
inutile/Yo
te
doy
las
gracias/Una
chica
simple/Butterfly/D’ora
in
poi/Io,tu
e
le
rose/Quando
nella
notte/Solo
tu/Ritornerai
da
me/Je
voudras/L’amore
è blu/Tu reviendras/Tu che non sorridi mai/Per tutto il bene che mi vuoi/’Na musica doce/Amore per la vita
Nel
terzo
cd
è
compreso
quello
che
per
certi
versi
è
stato
il
periodo
d’oro
dei
grandi
successi
a
45
giri
e
che
va
dal
1968
al
1972.
Apre
la
serie
Non
illuderti
mai
(secondo
posto
a
Un
disco
per
l’estate
1968),
seguono
Se
m’innamoro
di
un
ragazzo
come
te
(Canzonissima
1968),
Quando
l’amore
diventa
poesia
(Festival
di
Sanremo
1969),
L’altalena
(terzo
posto
a
Un
disco
per
l’estate
1969),
Che
t’importa
se
sei
stonato
(sigla
della
trasmissione
radiofonica
Gran
varietà
1969),
Una
bambola
blu
(Canzonissima
1969),
Tipitipitì
(Festival
di
Sanremo
1970),
Fin
che
la
barca
va
(terzo
posto
a
Un
disco
per
l’estate
1970),
Ah
l’amore
che
cos’è
(Canzonissima
1970),
Semplice
felicità
(sigla
della
trasmissione
televisiva
La
cugina
Orietta
del
1970,
pubblicato
in
vinile
soltanto
due
anni
dopo),
Via
dei
ciclamini
(finalista
a
Un
disco
per
l’estate
1971),
Ritorna
amore
(Mostra
internazionale
di
musica
leggera
di
Venezia
1971),
Città
verde
(Canzonissima
1971)
e
Alla
fine
della
strada
(del
1971,
incisa
anche
da
Tom
Jones
con
il
titolo
Love
me
tonight).
Tra
le
perle
rare
mai
ristampate
in
cd
troviamo
Dove,
quando,
Se
ne
va,
L’ultimo
di
dicembre,
Ma
ti
penso,
sai,
L’ora
giusta,
Te
l’ho
scritto
con
le
lacrime,
Di
giorno
in
giorno
e
La
cosa
più bella (pubblicata solo nella musicassetta Stasera ti dico di no del 1972).
Non
illuderti
mai/Se
m’innamoro
di
un
ragazzo
come
te/Dove,quando/Quando
l’amore
diventa
poesia
/L’altalena/Che
t’importa
se
sei
stonato/Una
bambola
blu/Se
ne
va/
Tipitipitì/Fin
che
la
barca
va/L’ultimo
di
dicembre/Ah
l’amore
che
cos’è/Ma
ti
penso
sai/Semplice
felicità/L’ora
giusta/Te
l’ho
scritto con le lacrime/Via dei ciclamini/Di giorno in giorno/Ritorna amore/Città verde/Alla fine della strada/La cosa più bella
Stasera
ti
dico
di
no/La
vedova
Bianca/Carmen/Ancora
un
pò
con
sentimento/Per
scommessa/Eternamente/E
lui
pescava/L’orizzon-te/La
ballata
del
mondo/L’uomo
che
non
c’era/Noi
due
insieme/Colori
sbiaditi/Occhi
rossi/Per
questo
dissi
addio/La
vien
giù
dalle
montagne/Il
ritorno
della
pioggia/L’amoroso/Eppure ti amo/Vita della vita mia/La nostalgia/Il bel tempo/Donna come mai
Il
periodo
compreso
tra
il
1972
e
il
1978
compone
il
quarto
cd
in
cui
troviamo
alcune
fra
le
sue
più
belle
canzoni
d’amore:
Stasera
ti
dico
di
no
(secondo
posto
a
Un
disco
per
l’estate
1972),
Ancora
un
po’
con
sentimento
(Mostra
internazionale
di
musica
leggera
di
Venezia
1972),
Eternamente
(su
musiche
di
Charlie
Chaplin,
dal
film
Luci
della
ribalta),
E
lui
pescava
(finalista
a
Canzonissima
1972),
La
ballata
del
mondo
(Un
disco
per
l’estate
1973),
Noi
due
insieme
(finalista
a
Canzonissima
1973
e
per
la
prima
volta
in
cd
nella
versione
originale),
Occhi
rossi
(tramonto
d’amore)
(terzo
posto
al
Festival
di
Sanremo
1974),
Il
ritmo
della
pioggia
(finalista
a
Canzonissima
1974),
Eppure
ti
amo
(Un
disco
per
l’estate
1975),
La
nostalgia
(dal
film
I
nuovi
mostri
del
1977)
e
Donna
come
mai
(ultimo
singolo
pubblicato
dalla
Polydor
nel
1978).
L’inedito
La
vien
giù
dalle
montagne
rappresenta
il
periodo
folk
che,
in
questo
cofanetto,
è
stato
volutamente
tralasciato
per
la
presenza
in
commercio
della
raccolta
Le
più
belle
canzoni
popolari,
contenente
ben
38
canzoni.
Altri
brani
mai
rieditati
fino
ad
oggi
sono
La
vedova
bianca,
Carmen,
Per
scommessa,
L’orizzonte
(un
bellissimo
pezzo
ingiustamente
relegato
a
lato
b),
L’uomo
che
non
c’era,
Colori
sbiaditi
(con
l’orchestra
diretta
da
Augusto
Martelli),
Per
questo
dissi
addio,
L’amoroso
(nella
prima
versione
originale
del
1974),
Vita
della
vita
mia
e
la
struggente Il bel tempo.
Una
casa
per
il
mondo/Gira
e
va/Il
canto
del
sudore/La
luna
e
il
lupo/Il
violino
del
diavolo/Lo
specchio/Zingaro
biondo/Sulla
tua
mano/I
sogni/Oggi
mi sposo/Giglio rosso/Ti desidero/Omar/Mamma di un angelo
La
ristampa
integrale
dell’album
Zingari…
(datato
1976),
occupa
il
quinto
ed
ultimo
cd.
All’interno
della
copertina
originale
del
33
giri
era
riportata
la
seguente
didascalia
di
presentazione:
“Perché
Orietta
Berti
canta
gli
zingari?
Perché
il
peregrinare
di
queste
tribù,
che
arrivano
dall’oriente
per
spostarsi
verso
occidente
e
viceversa
in
obbedienza
alle
leggi
del
nomadismo,
trova
proprio
in
Emilia
il
suo
costante
punto
di
riferimento.
Perché,
attorno
alla
casa
che
vide
Orietta
bambina,
c’erano
sempre
accampamenti
e,
quindi,
voci
e
suoni
gitani,
dai
colori
slavi,
magiari
o
andalusi,
o
addirittura
armeni.
Perché
Orietta
Berti
è
cantante
di
estrazione
e
sensibilità
popolare
e
le
canzoni
degli
zingari
sono
una
delle
più
genuine
componenti
del
folklore.
Questo
microsolco
costituisce,
quindi,
una
valida
testimonianza
di
antiche
civiltà
racchiuse
in
usanze
e
costumi
che
si
ripetono
immutati
ai
nostri
tempi,
ma
anche
l’affettuoso
ritorno
all’infanzia
ed
all’adolescenza
di
un’artista
sensibile
ed
attenta.
Felice
appuntamento
per
la
realizzazione
di
un’opera
discografica,
prima
nel
suo
genere,
che
vuole
essere
un
ulteriore
contributo
di
Orietta
Berti
al
canto
popolare
dato
con
severità
di
ricerca
e
rigore
professionale
ineguagliabile.
I
testi,
che
sono
tutti
di
Luciano
Beretta,
ritrascrivono
in
linguaggio
semplice,
antiche
storie
zigane;
le
musiche,
raccolte
da
Mario
Battaini
e
Vanni
Moretto,
sono
la
risultante
di
anni
di
indagine
accurata
e
puntigliosa.
Si
tratta
di
espressioni
musicali giunte sino a noi da tempi lontanissimi.”
IL LIBRETTO INTERNO
ALCUNE CURIOSITA’
Quattro copertine provvisorie per le buste interne, poi sostituite.
Il progetto originale della confezione esterna.
Il progetto originale delle label dei cd.
Promozionale per la campagna pubblicitaria, rimasto inedito.
Tre prove inedite per la copertina
della confezione esterna.