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Diario
2020: FEBBRAIO
L’abito di “Futuro” alla mostra
“Sanremo 70”
2020: Febbraio
L’abito di “Futuro” alla mostra
“Sanremo 70”
2020: Febbraio
L’abito di “Futuro” alla mostra
“Sanremo 70”
Una
grande
mostra
per
raccontare
il
Festival
della
canzone
più
famoso
nel
mondo,
la
più
longeva
manifestazione
televisiva
e
canora,
nonché
gran-
de
macchina
di
intrattenimento,
che
oggi
compie
70
anni.
Come
raccontare
le
69
edizioni
del
Festival
mentre
è
in
corso
la
settantesima?
Attraverso
la
scelta
di
foto
e
materiale
documentale
proveniente
dall’Archivio
di
Rai
Teche,
la
mostra
“Sanremo
70”
permetterà
di
ripercorrere,
negli
spazi
del
Forte
Santa
Tecla,
l’intera
storia
del
Festival
della
Canzone
italiana,
costruendo
una
narrazione
dei
70
anni
con
più
di
300
elementi
tra
foto,
abiti
ico-
nici
e
memorabilia.
L’esposizione
permetterà
di
osservare
le
tante
trasformazioni
di
questo
importante
evento
musicale,
che
da
radiofonico
è
di-
ventato
uno
dei
momenti
di
maggiore
successo
nel
mondo
dello
spettacolo
italiano.
Dalla
radio
al
televisore,
dal
bianco
e
nero
alla
Tv
a
colori,
dal
Casinò
all’Ariston:
Sanremo
70
testimonierà
i
cambiamenti
del
Festival
di
Sanremo,
che
da
sempre
rispecchiano
l’evoluzione
dei
costumi
del
Paese.
La
mostra
sarà
suddivisa
in
7
tappe
cronologiche,
tutte
corredate
da
testi,
fotografie
e
montaggi
di
filmati
delle
canzoni
vincitrici.
Inoltre,
7
pannelli
tematici
racconteranno
i
record,
le
grandi
scenografie,
i
super-ospiti
stranieri,
le
canzoni
sanremesi
di
maggior
successo
mondiale,
i
grandi
condut-
tori
e
le
canzoni
evergreen
escluse
dal
podio.
Un
momento
importante
della
mostra
sarà
costituito
dalla
stanza
degli
abiti,
dove
si
avrà
la
possi-
bilità
di
ammirare
i
vestiti
indossati
sul
palco
da
artisti
del
calibro
di
Gigliola
Cinquetti,
Mia
Martini
e
Dalida,
della
quale
sarà
esposto
il
celebre
abito
rosso
mai
indossato
durante
la
sfortunata
edizione
del
1967,
quando
Luigi
Tenco
si
tolse
la
vita.
Per
concludere:
la
mostra
sarà
un
lungo
racconto
“italiano” che attraversa la storia dell’intero Paese, una carrellata di immagini d’archivio per entrare nel vivo del grande mondo di Sanremo.
LA MOSTRA RACCONTATA DA DARIO SALVATORI
AREE TEMATICHE
SALA 5: LA SALA DEGLI OGGETTI E DEI RICORDI
La
memoria
collettiva
del
Festival
è
un
processo
storico
che
non
avrà
mai
fine,
perché
ogni
singolo
italiano
è
un
pezzo
di
questa
leggenda.
Cosa
rispondereste
se
vi
chiedessero:
qual
è
il
tuo
oggetto
di
Sanremo?
Quale
il
ricordo
più
importante?
In
questa
sala
troverete
alcuni
reperti
della
storia
del
Festival
che
appartengono alla grande storia della RAI.
SALA 4: I VIDEO D'ARCHIVIO
Una
sala
di
visione
in
cui,
attraverso
materiali
d'archivio
e
montaggi
creativi,poter
fruire
e
godere
dei
momenti
salienti
dei
70 annidel Festival.
SALA 3: GLI ABITI IN MOSTRA
Non
poteva
mancare
un
omaggio
ai
vestiti
delle
star
che
calcavano
le
scene
del
Festival.
Si
parte
dai
costumi
originali
della
coppia
vincente
del
1953,
Carla
Boni
e
Fio'
Sandon's,
vestita
da
Fernanda
Gattinoni,
passando
per
la
riproduzione
del
vestito
che
indossò
Gigliola
Cinquetti
nel
1964.
E
ancora,
vengono
esposti
gli
abiti
di
Iva
Zanicchi,
trionfatrice
nel
1969
(Gigliola
Curiel),
di
Marcella
nel
1972
(Sartoria
Gulp),
di
Orietta
Berti
(Trussardi),
fino
alle
mise
diLoretta
Goggi,
Loredana
Bertè
e
Mia
Martini;
per
chiudere
con
l'abito
Armani
indossato
nel
2018
da
Michelle
Hunziker.
Rarità
assoluta
il
vestito
rosso
cucito
per
l'occasione
dalla
Sartoria
Daphnè
di
Sanremo,
che
l'artista
Dalida
avrebbe
dovuto
indossare
nel
1967
se
la
canzone
"Ciao
amore
ciao"
fosse
andata
in
finale.
Correda
l'allestimento
scenico
un
suggestivo
LED
verticale
con
un
montaggio
delle
preziose
immagini
d'archivio
Rai
Teche,
che
esibisce
una
"passerella"
dei
look
che
hanno
fatto
la storia del Festival.
SALA 2: LA STORIA DEL FESTIVAL
La
seconda
sala
è
il
cuore
dell'esposizione:
la
storia
dei
70
anni
del
Festival
si
snoda
sulle
pareti
perimetrali
secondo
un
percorso
temporale
che
include
varie
tappe
dedicate
ai
momenti
clou
del
Festival.
Dalla
prima
parete,
che
mostra
"Gli
anni
della
radio"(1951-1954)
si
raggiungono
le
pareti
dedicate
a
"Urlatori
e
cantautori"
(1960-1963)
e
a
"Gli
stranieri
in
gara"
(1964-1970),
fino
ad
arrivare
alla
settima
parete
dal
titolo
"Lo
spettacolo
della
televisione"
(1988-2019).
Inoltre,
sempre
nella
sala
centrale,
saranno
presenti
grandi
pannelli
tematici
che
approfondiranno
con curiosità e notizie inedite la storia del Festival.
SALA 1: IL FESTIVAL DALLA RADIO ALLA RETE
Come
nella
famosa
scena
dell'osso
di
"2001:
Odissea
nello
spazio"
di
Kubrick,
anche
in
questa
sala
si
può
vivere
un
rapidissimo
cambiamento
epocale.
La
ricostruzione
di
un
salotto
italiano
degli
anni
'50
restituisce
un'idea
di
ascolto
radiofonico,
intimo,
familiare.
Accanto
c'è
invece
una
Tv
connessa,
un'idea
di
fruizione
digitale,
mobile
e
dinamica.
Insomma,
il
Festival
delle
nuove
generazioni.
Due
ere
tecnologiche
e
due
diversi
modi
di
vivere il più importante evento musicale italiano.
1969: IVA ZANICCHI (Zingara)
1986: ORIETTA BERTI (Futuro)
1981: LORETTA GOGGI (Maledetta primavera)
1989 - MIA MARTINI (Almeno tu nell'universo)
1953 - CARLA BONI e FLO SANDON’S
(Viale d’autunno)
1972 - MARCELLA (Montagne verdi)
L’esibizione della Berti al “Festival di Sanremo 1986”
In mostra, l’abito originale di Nicola Trussardi