Le note collezioni di Orietta Berti hanno spesso occupato le pagine dei rotocalchi e mosso la curiosità di chi ha avuto il piacere di intervistarla per varie
trasmissioni tv. In tutti questi anni, il suo amato pubblico ha seguito costantemente questa passione, omaggiandola in varie occasioni di nuovi pezzi più
o meno rari. Iniziata alla fine degli anni '60, con le famosissime bambole in abiti quasi prevalentemente ottocenteschi, col passare del tempo Orietta ha
arricchito questa passione con la preziosa collezione di acquasantiere provenienti da ogni parte del mondo, fino ad arrivare a quella più frivola dei noti
Puffi in miniatura. In questa sezione, Orietta ci apre le porte della sua casa, alla scoperta di quanto sopra detto.
ORIETTABERTI
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Collezioni
Acquasantiere
Questa preziosissima collezione, formata da oltre cento esemplari, è frutto della grande passione che Orietta e Osvaldo hanno per
l'antiquariato. La maggior parte delle acquasantiere da loro possedute è stata acquistata nell'arco di un ventennio presso alcune
mostre come "Mercante in fiera" di Parma ed in vari mercatini specializzati nel genere, sparsi un po' in tutta Italia. Gli elementi che
caratterizzano questi splendidi esemplari sono due: il primo riguarda la raffigurazione della "Madonna della sedia" (figura della Santa
Vergine con in braccio il Bambin Gesù), immagine consueta e ridondante all'interno della maggior parte delle acquasantiere della
collezione; il secondo elemento riguarda invece i materiali con i quali le acquasantiere venivano prodotte e cioè il marmo e gli smalti
policromi (cloisonné), questi ultimi molto utilizzati nel periodo storico-artistico del primo novecento, nell'ambito delle correnti che
l'hanno caratterizzato, in primis quella dell' "Art Nouveau" o "Stile Liberty" e quindi quella dell' "Art Deco".
Bambole
Quella delle bambole, rappresenta la prima e, soprattutto, la più nota delle collezioni di Orietta. Gli esemplari da lei più
amati sono quelli in abiti quasi unicamente risalenti alla seconda metà dell'ottocento. In questa nutrita carrellata, non è
comunque difficile ammirare dei pezzi che rappresentano epoche più recenti. Con la nascita dei due figli, questa collezione
ha, per così dire, chiuso i "battenti", rimanendo comunque in bella vista nella vecchia camera da letto dei coniugi Paterlini.
Puffi
Nati nel 1959 dalla fantasia del fumettista belga Pierre Culliford, i leggendari gnomi blu, chiamati Puffi, sbarcarono
in Italia nel 1964 sulle pagine del Corriere dei piccoli. Il grande successo internazionale che accompagna questi
personaggi da oltre mezzo secolo ha portato i vari collezionisti sparsi per il pianeta a fare incetta di gadget ad essi
dedicati, tra cui i pupazzi in plastica alti circa quattro centimetri. Neppure Orietta è rimasta indifferente al fascino
di queste creazioni, raccogliendo circa 400 esemplari realizzati dalla casa di produzione canadese Scleich. Alcuni
soggetti raffiguranti momenti di vita reale e da tempo fuori produzione sono considerati oggi delle vere e proprie
rarità altamente quotate, come dimostrano i siti internet ed i cataloghi dedicati a questo tipo di collezionismo.