Questa
incisione
è
stata
recuperata
su
una
lacca
dell’epoca
e
mai
pubblicata
su
disco.
Si
tratta
del
provino
inciso
sulla
base
musicale
originale,
in
cui
la
Berti
interpreta
il
brano
in
maniera
differente
da
quella
che
poi è diventata la versione ufficiale del disco.
Questa interessante sezione comprende una serie di provini, versioni diverse di canzoni già edite e brani inediti registrati in studio per alcune
trasmissioni televisive. Degne di nota sono le versioni in lingua inglese di “Le ore del sole” e “A piedi nudi”, i cui master originali sono andati
perduti. Tra le varie rarità spiccano i provini di “Canzone di novembre”, “Tu che non sorridi mai”, “L’altalena e “Grande, grande, grande”,
reperite esclusivamente su lacche dell’epoca. Anche in questo caso, purtroppo, le registrazioni originali non esistono più.
Verso
la
fine
del
1965
la
Berti
incise
il
provino
di
questo
brano
accompagnata
al
pianoforte
da
uno
degli
autori,
il
grande
Umberto
Bindi,
che
ne
aveva
composto
la
musica.
Il
pezzo
avrebbe
dovuto
segnare
il
debutto
di
Orietta
al
“Festival
di
Sanremo
1966”
ma,
all’ultimo
momento,
Gianni
Rivera
(organizzatore
della
manifestazione)
preferì
abbinarla
per
la
doppia
esecuzione
ad
Ornella
Vanoni,
alla
quale
era
già
stato
affidato
il
brano
di
Memo
Remigi
“Io
ti
darò
di
più”.
“Non
tri
scorderò”
fu
affidato
alla
voce
di
Fabrizio
Ferretti
e
pubblicato
nel
1966
come
lato
b
del
singolo
“Dimmelo
parlami”.
Orietta
lo
inciderà
solo
nel
2003 inserendolo nell’album “Emozione d’autore” e utilizzando la parte iniziale della vecchia incisione.
Nonostante
nei
titoli
di
testa
del
film
“Agente
3S3
-
Massacro
al
sole”
(di
Sergio
Sollima)
sia
riportato
che
“la
canzone
TROUBLE
GALORE
cantata
da
Orietta
Berti
è
incisa
su
dischi
POLYDOR”,
del
brano
fu
pubblicata
la
sola
versione
italiana
dal
titolo
“Le
ore
del
sole”
in
un
Extended
Play
di
stampa
spagnola
del
1966, ma con il titolo inglese. Il master della versione originale, purtroppo, è andato perduto.
Questa
versione
di
“Tu
sei
quello”
fu
arrangiata
nel
1966
appositamente
per
la
trasmissione
televisiva
“Scala
reale”
(come
tutte
le
canzoni
partecipanti
alla
manifestazione)
e
mai
pubblicata
su
disco.
La
base
musicale fu realizzata dall’orchestra della Rai Radiotelevisione Italiana.
Un
particolare
davvero
curioso
accompagna
la
storia
di
questo
brano.
Nei
titoli
di
testa
del
film
“L’uomo
dai
cinque
palloni”
(di
Marco
Ferreri)
di
cui
la
canzone
era
colonna
sonora,
viene
riportato
che
“A
piedi
nudi”,
cantata
da
Orietta
Berti,
si
trova
su
disco
Polydor.
In
realtà
non
solo
il
pezzo
non
fu
mai
pubblicato
ufficialmente
su
disco
(ma
solo
in
un
doppio
lp
promozionale
di
Teo
Usuelli,
autore
dell’intera
colonna
sonora
del
film),
ma
in
vari
momenti
della
pellicola
è
possibile
ascoltare
frammenti
della
sola
versione
inglese.
Purtroppo,
come
accaduto
per
altre
interessanti
incisioni
della
Berti,
i
master
originali
delle
due
registrazioni non esistono più.
Una
rarissima
versione
del
brano
presentato
da
Orietta
al
“Festival
di
Sanremo
1967”
si
trova
su
alcune
copie
del
45
giri
datate
sul
vinile
18-01-1967.
Dopo
la
parte
orchestrale
che
segue
il
secondo
ritornello,
l’incisione
vocale
della
parte
finale
è
completamente
diversa
da
quella
ufficiale.
Anche
di
questa
registrazione, negli archivi Polydor, non si hanno più tracce.
Nel
corso
della
terza
puntata
di
“Partitissima”
(spettacolo
musicale
abbinato
alla
Lotteria
Italia),
Orietta
presentò
una
versione
inedita
del
brano
portato
in
gara
qualche
mese
prima
al
“Festival
di
Sanremo”.
Come
accadde
l’anno
precedente
per
“Scala
reale”,
il
regolamento
prevedeva
che
tutte
le
canzoni
partecipanti
fossero
registrate
con
l’orchestra
della
Rai
Radiotelevisione
Italiana.
Questa
registrazione
non
è mai stata pubblicata su disco.
Provino
inedito
del
brano
presentato
dalla
Berti
al
“Festival
di
Sanremo
1968”.
L’arrangiamento
realizzato
per
questa
prima
versione,
fu
interamente
stravolto
per
l’incisione
definitiva
pubblicata
su
disco.
Poiché
anche
in
questo
caso
il
master
originale
della
registrazione
è
andato
perduto,
è
stato
possibile
recuperare
l’incisione su di una lacca originale dell’epoca.
Nella
prima
puntata
dello
spettacolo
musicale
“Noi
canzonieri”
(trasmesso
dal
secondo
canale
Rai)
Orietta
partecipò
presentando
“Signora
illusione”,
un
brano
inedito
per
la
sua
produzione
discografica.
Composto
da
Armando
Fragna
e
Bixio
Cherubini
nel
1940,
fu
inciso
per
la
prima
volta
da
Luciana
Dolliver
e,
successivamente,
da
Luciano
Tajoli,
Claudio
Villa,
Aurelio
Fierro,
Carlo
Buti
e
Luciano
Virgili.
La
versione
della
Berti,
registrata
con
l’orchestra
della
Rai
Radiotelevisione
Italiana,
purtroppo
è
rimasta
inedita.
Il
provino
di
questo
brano
diventato
popolarissimo
grazie
anche
alla
terza
posizione
conquistata
al
“Disco
per
l’estate”
del
1969,
fu
inciso
da
Orietta
sulla
base
musicale
definitva.
Anche
in
questo
caso,
non
esistendo
più
negli
archivi
della
Polydor
la
registrazione
originale,
è
stato
possibile
recuperarla
su
una
lacca dell’epoca.
Il
2
luglio
1969
Orietta
partecipò
alla
puntata
speciale
del
gioco
a
premi
“Chissà
chi
lo
sa?”,
dedicata
alla
sbarco
dell’uomo
sulla
luna.
Si
esibì
presentando
una
versione
di
“Un
fiore
dalla
luna”
più
lunga
e
cantata
in
maniera
diversa
rispetto
a
quella
pubblicata
su
disco.
Si
tratta,
probabilmente,
del
provino
realizzato
prima
di
effettuare
la
registrazione
definitiva.
Negli
archivi
della
Polydor
il
nastro
di
questa
versione
non
è
stato ritrovato.
Il
provino
di
quello
che
di
lì
a
poco
sarebbe
diventato
un
successo
internazionale
grazie
alla
voce
di
Mina,
fu
realizzato
dalla
Berti
in
previsione
del
suo
accesso
alla
finale
di
“Canzonissima
1970”.
Purtroppo
i
produttori
di
allora
ritennero
che
il
brano
non
fosse
adatto
ad
una
manifestazione
così
popolare,
preferendogli
“Ah,
l’am
ore
che
cos
’è!”.
Nonost
ante
l’incisione
originale
sia
stata
smarrita,
è
stata
recuperata
su
una
lacca
dell’epoca.
Da
seg
nala
re
che,
rispetto
alla
versione
ufficiale,
la
canzone
era
strutturata
diversamente.
Nel
1999
Orietta
la
incise
come
nel
provino
del
‘70,
inserendola
nell’album
“Incompatibili ma indivisibili”.
Questo
brano
(insiem
e
a
“La
vien
giù
dalle
montagne”)
fu
s
cartato
dal
33
giri
di
canzoni
popolari
“Cantatele
con
me”
e
pub
bl
icato
esclusivamente
negli
Stati
Uniti
su
diversi
supporti
fonografici.
Uno
fra
tutti è il triplo album “Canzoni folklore”, uscito nel 1977.
Nell’ultima
puntata
del
varietà
televisivo
“L’occasione”
(condotto
dal
Quartetto
Cetra),
durante
una
parodia
con
Corr
ado
Pan
i
la
Berti
interpretò
questo
brano
di
Matteo
Chiosso
e
Bruno
Martino,
lanciato
da
quest’ultimo
nel
1965.
La
registrazion
e
di
questo
pezzo
fu
effettuata
in
sala
di
incisione,
ma
non
vide
mai
la luce su disco, rimanendo a tutt’oggi un inedito.
Nella
trasmissione
televisiva
“Parlami
d’amore”
andata
in
onda
sul
primo
canale
Rai
il
5
giugno
1976,
la
Bertì
presen
tò
due
bran
i
incisi
con
l’orchestra
della
Rai,
un
o
dei
quali
rimasto
inedito
su
disco.
Si
tratta
di
“Portami
tante
rose”
compo
sto
nel
1934
da
Cesare
And
rea
Bixio
e
Michele
Galdieri,
per
la
colonna
sonora
del film di Amleto Palermi "L'eredità dello zio buonanima" (anch'esso del 1934), ed inciso da Emilio Livi.
Durante
le
cinque
partecipazioni
alla
trasmissione
televisiva
di
Rai
2
“Acqua
calda”,
la
Berti
si
cimentò
in
svariati
generi
musicali
che
arricchirono
il
suo
già
nutrito
repertorio
musicale.
Nella
prima
puntata
(trasmessa
il
22
novembre
1992)
presentò
il
brano
“Attenti
al
lupo”,
composto
da
Ron
per
Lucio
Dalla
ed
inserito
da
quest’ultimo
nell’album
“Cambio”.
Questa
e
le
successive
incisioni
realizzate
per
“Acqua
calda”, non furono mai pubblicate su disco.
Nella
sesta
puntata
di
“Acqua
calda”
(andata
in
onda
il
27
dicembre
1992),
la
Berti
si
cimentò
ancora
una
volta
nell’interpretazione
di
un
brano
d’autore.
Questa
volta
attinse
dal
repertorio
di
Zucchero
Fornaciari,
regalando
al
pubblico
una
sua
personalissima
versione
del
brano
“Con
le
mani”,
composto
dallo
stesso
Zucchero
su
testo
di
Gino
Paoli.
Il
noto
cantante
lo
inserì
nell’album
“Blue’s”
pubblicato
dalla
Polydor nel 1987.
Uno
dei
più
grandi
successi
di
Pino
Daniele
contenuto
nell’album
del
1991
“Un
uomo
in
blues”
e
presentato
da
Orietta
nella
terza
puntata
di
“Acqua
calda”,
andata
in
onda
il
6
dicembre
1992.
Come
tutti
i
brani
presentati
dalla
Berti
nel
corso
della
suddetta
trasmissione
televisiva,
l’arrangiamento
è
stato
realizzato da Claudio Mattone.
Sigla
del
varietà
televisivo
“Il
TG
delle
vacanze”,
questo
brano
fu
originariamente
interpretato
dal
trio
comico
“I
Trettré””
(formato
da
Gino
Cogliandro,
Mirko
Setaro
ed
Edoardo
Romano).
Orietta
presentò
la
sua
versione
(arrangiata
da
Claudio
Mattone)
nella
settima
puntata
di
“Acqua
calda”,
trasmessa
da
Rai
2
il
3 gennaio 1993.
Originariamente
interpretato
da
Riccardo
Zara
(già
leader
del
gruppo
“I
Cavalieri
del
Re”)
con
lo
pseudonimo
di
Kokko
di
Mamma,
questo
brano
(composto
ed
arrangiato
da
Claudio
Mattone)
nel
1989
fu
la
sigla
della
serie
televisiva
“The
Benny
Hill
Show”.
Orietta
presentò
la
sua
versione
nella
settima
puntata
di “Acqua calda”, trasmessa il 3 gennaio 1993.
Ancora
un
brano
di
Claudio
Mattone,
questa
volta
tratto
dal
programma
“TeleViggiù”
del
1989
ed
interpretato
dalle
“Ragazze
Mamma
Ciccio...".
La
Berti
presentò
la
sua
originalissima
versione
nella
decima puntata di “Acqua calda”, andata in onda il 24 febbraio 1993.
Uno
dei
classici
napoletani
più
famosi
in
assoluto,
scritto
nel
1915
dal
poeta
Aniello
Califano
e
musicato
da
Enrico
Cannio.
Prima
di
questa
bellissima
performance,
la
Berti
si
era
sempre
astenuta
dal
cantare
in
lingua
partenopea
per
la
paura
di
sfigurare
a
causa
del
suo
spiccato
accento
emiliano.
Il
brano
venne
presentato
da
Orietta
nella
settima
puntata
di
“Acqua
calda”,
andata
in
onda
il
3
gennaio
1993.
Solo
nel
2015,
la
stessa,
ne
incise
e
pubblicò
un’intensa
versione
con
l’arrangiamento
del
maestro
Enzo
Campa-
gnoli, nel cofanetto “Dietro un grande amore”.
Sempre
nella
settima
puntata
di
“Acqua
calda”
Orietta
presentò
una
nuova
versione
di
“Alleluia!”,
arrangiata
per
l’occasione
da
Claudio
Mattone.
Il
brano
orignale
è
contenuto
nell’album
“Orietta
Berti
canta Suor Sorriso” pubblicato nel 1965.
Una
diversa
versione
di
questo
brano
venne
presentata
da
Orietta
nella
puntata
di
“Domenica
in…”
del
31
maggio
1998.
Si
tratta,
probabilmente,
del
provino
realizzato
con
la
base
musicale
definitiva.
Come
quasi
tutte le precedenti incisioni di questo elenco, anche questa è andata perduta.
Duetto
inedito
della
Berti
con
il
simpatico
attore
pugliese
Lino
Banfi.
Il
pezzo
venne
registrato
per
l’epi-
sodio
“Natale
in
casa
Martini”
della
serie
“Un
medico
in
famiglia”.
Nonostante
il
brano
sia
rimasto
inedito
su
disco,
è
possibile
reperirlo
nel
dvd
n.
11
della
serie
tv,
pubblicato
nel
2005
da
Rai
Trade
e
01
Distri-
bution.
Altro
provino
inedito
riguardante
il
brano
presentato,
nella
stesura
definitiva,
alle
finali
di
“Canzonissima
1969”.
Il
nastro
originale
della
registrazione
è
andato
distrutto
e
il
recupero
è
stato
possibile,
come
molti
altri presenti in questa sezione, grazie al reperimento di una lacca dell’epoca.