LA BALENA
(Calabrese\Caruso)
Com’è grande, com’è grossa la balena,
porta 11 trichechi sulla schiena,
ha un sorriso di 6 metri la balena,
ed una cosa buffa in più,
la doccia che dal basso sale su.
Verso il polo dove vive la balena,
per 6 mesi il sole spunta a malapena,
non esiste un trampolino e un’altalena,
e bene o male esiste chi
non è felice di restare li.
Un piccolo esquimese di stare in un igloo
e avere freddo non ne poteva più.
Con il pollice per aria un ghiacciaio cavalcò
e un passaggio a chi passava domandò…
E la balena si fermò
e a salire lo invitò.
E quando al largo si trovò
“dove ti porto” domandò.
Voglio andare non so dove,
dove trovo non so che,
ma bisogno di pellicce non ce n’è!
E la balena lo guardò,
e senza dir ne si ne no,
dal polo nord si allontanò
e verso il caldo navigò.
La balena è un transatlantico che no si ferma mai,
senza elica, timone e marinai…
col suo piccolo esquimese sulla schiena,
è partita in un baleno la balena.
E’ arrivata in Portogallo per la cena,
e avanti tutta a testa in giù,
in rotta per il caldo, per il sud!
E se è vero come è vero certamente,
che c’è stato qualche caso precedente,
stare dentro è molto meno divertente,
uno non vede mai dov’è
e allora dimmi tu che gusto c’è!
Ma a dorso di balena tu vedi dove vai,
si fanno incontri che non speravi mai…
per gabbiani, cormorani, pellicani e per le gru,
è una grande portaerei tutta blu!
E la balena va e va,
fin dove freddo non ne fa,
guarda di qua, guarda di la,
è un mare di curiosità.
Dallo zorro delle Azzorre per un pelo si salvò,
e Canarie e canarini salutò!
E la balena continuò
e sempre avanti navigò,
così alla fine si trovò,
un’altra volta al polo nord.
Ma io so che non a caso si trovarono lassù,
perché casa dolce casa è anche un igloo.
Applaudito dalle foche ride il piccolo e fa “ciao”,
abbronzato sembra un esquimo al cacao.
Sbuffa e parte la balena, dove vada non si sa,
forse è stanca e a dormire se ne va.