ORIETTABERTI
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ORIETTA E LE PELLICCE DI CIGNO
In queste bellissime foto di Roberto Rocco, realizzate alla fine del 1972, Orietta, splendidamente
truccata, indossa vari tipi di pellicce di cigno. Il servizio, che comprende un’intervista della serie
“Il gioco della verità”, fu pubblicato sul settimanale “EVA EXPRESS” n. 1/2 del gennaio 1973.
L’intervista è stata realizzata da Alessandro Berlendis.
Orietta Berti, la cantante casalinga, rivela un carattere polemico e combattivo
SONO UN’INVIDIOSA MA NESSUNO SE NE ACCORGE
“Mi piace giocare a bocce e andare in bicicletta” “Non mi faccio leggere la mano perchè non voglio conoscere il futuro” “Dico sempre quello che penso, a qualsiasi costo”
Montecchio Emilia (RE), gennaio 1973
Trovo
Orietta
Berti
in
casa
sua.
E’
felice,
se-
rena,
soddisfatta.
L’essere
entrata
in
finalissima
a
“Caznonissima”,
grazie
al
massiccio
arrivo
di
cartoline
voto
e
non
certamente
per
i
voti
delle
giurie
interne,
l’ha
resa
euforica.
Accetta
volen-
tieri
di
sottoporsi
al
nostro
gioco
della
verità,
pro-
mettendo
che
risponderà
sinceramente
a
tutte
le
domande.
Hai
la
casa
piena
di
bambole
di
tutti
i
tipi.
Come spieghi questa tua passione?
Forse
semplicemente
perchè
da
piccola
ne
ho
avute
ben
poche.
Devo
dirti,
però,
che
le
bambole
mi
piacciono
non
come
un
gioco,
altrimenti
peccherei
d’infantilismo,
ma
come
immagine.
Mi
piace
guardarle,
immaginarle
vive.
E
in
più
le
mie
bambole
sono
tutte
ve-
stite
con
abiti
dell’Ottocento.
Ecco,
forse
attraverso
loro
mi
piace
immaginare
un’epo-
ca nella quale avrei voluto vivere.
Tu
hai
anche
una
grande
passione
per
gli
ani-
mali. Quanti ne hai e perchè così tanti?
Gli
animali
mi
piacciono
tutti
e
mi
piace
a-
verli
perchè
penso
che
anche
loro
abbiano
bisogno
di
noi,
che
si
sentano
soli.
Ho
dieci
cani,
dieci
gatti,
un
cavallo,
un
asinello,
due
caprette
e
non
so
quanti
pappagalli.
E’
per-
chè
non
c’è
più
posto,
altrimenti
vorrei
aver-
ne molti di più.
Nutri
odio
per
qualche
persona
o,
perlomeno,
dell’antipatia?
Odio no, non sono capace di odiare.
Antipatie
si,
ne
ho
parecchie.
Mi
sono
antipatiche
tutte
le
persone
che
si
danno
delle
arie,
che
pensano
di
incantare
la
gente
con
le
loro
chiacchiere
saccenti,
che
ti
guardano
dall’alto
al
basso,
che,
insomma,
si
ritengono “superiori”.
E’ vero che in casa comanda tuo marito?
E’
vero,
non
solo
in
casa,
ma
anche
fuori
comanda
mio
marito.
E
questo
mi
piace,
tro-
vo
che
sia
giusto,
io
sono
una
donna
all’an-
tica.
C’è
qualche
cantante
al
quale
consiglieresti
di
cambiare mestiere?
Mi
freno,
non
lo
faccio
perchè
non
è
facile,
specialmente
in
quest’epoca
in
cui
vanno
di
moda le raucedini e le stonature.
Milano.
Un
bellissimo
primo
piano
di
Orietta
Berti,
trasformata
in
diva
da
un
sapiente
“maquillage”,
dalla
posa
sofisticata
e
da
una
“nuvola”
di
cigno.
Il
trucco
è
di
Mina
per
Raphael;
le
acconciature
di
Castore
e
Polluce;
gli
abiti
di Fimar. Orietta è giunta alla finale di “Canzonissima” con “E lui pescava”.
Milano.
Orietta
Berti
“nuova
maniera”
ha
scelto
la
moda
fataleggiante,
ora
in
gran
voga.
Eccola,
nella
foto
a
sinistra,
con
un
elegante
completo:
gonna
verde
a
pieghe
cucite,
camicetta
di
maglia
nera
laminata
e
bolero
di
cigno.
In
alto,
con
un
abito
tutto plissettato e boa di cigno
.
C’è
qualche
cosa
nel
mondo
attuale
che
non
ti
va?
Si,
il
momento
in
cui
viviamo
mi
fa
paura.
Ho
paura
di
questo
momento
di
permissivismo,
di
droga,
di
scioperi,
di
violenze,
di
sovvertimento
dei
valori.
Non
ho
nulla,
vorrei
chiarire,
contro
gli
scioperi,
solo
che
mi
pare
che
ormai
si
sia
in
piena
confusione
con
gli
operai
e
i
padroni
in
aperto
antagonismo,
impegnati
in
una
lotta
che
a
me
sembra
lontana
dalla
ragione
che
avrebbe
dovuto
accenderla,
cioè
del
giusto
miglioramen-
to
dei
salari
e
delle
condizioni
di
lavoro.
Insom-
ma,
ho
paura,
mi
pare
che
si
lotti,
che
si
ricorra
alla
violenza
con
troppa
facilità.
E
non
so
pro-
prio dove si andrà a finire.
Sei superstiziosa?
No,
però
non
voglio
che
mi
leggano
la
mano,
che
mi
facciano
le
carte
e
che
mi
predicano
il
futuro,
perchè
ho
paura.
Quindi,
in
questo
sen-
so un po’ superstiziosa lo sono.
Sei avara?
Non
credo.
Di
certo
è
che
non
sono
una
esibi-
zionista.
Per
esempio,
ho
anch’io
dei
gioielli
ma
non
li
porto
sempre
solo
per
il
gusto
di
farli
ve-
dere,
mi
piace
averli,
e
basta.
E
poi
dicono
che
sia
un
buon
investimento.
Non
mi
pare
che
que-
sta sia avarizia.
Sei invidiosa?
Credo
che
l’invidia
faccia
parte
della
persona-
lità
femminile,
che,
in
altre
parole,
non
esistano
donne
non
invidiose.
Solo
che
bisogna
control-
larla, ed io credo di riuscirci.
Sei religiosa?
Si,
sono
religiosa.
Prima
di
addormentarmi
de-
vo
dire
le
mie
preghiere.
Mi
piace
anche
visitare
i
Santuari.
Ho
Fede,
insomma,
e
sento
che
mi
fa
bene
averla.
Però
non
sono
una
bigotta,
non
sono
una
di
quelle,
cioè,
sempre
attaccata
ai
preti.
Qual’è il tuo”hobby”?
Se
possono
essere
definiti
“hobby”
dirò
che
mi
piace
giocare
a
bocce
e
andare
in
bicicletta.
Poi,
oltre
alle
bambole,
mi
piace
raccogliere
di-
schi
33
giri,
ma
soltanto
di
Frank
Sinatra.
Ne
ho
più di cento.
Un’Orietta
diversa
da
quella
che
conosce
il
pub-
blico c’è?
Eccome.
Non
sono
sempre
paciosa
e
sorride-
nte
come
il
pubblico
mi
conosce.
Quando
sono
tra
amici,
magari
a
tavola,
mi
lascio
andare,
di-
vento
polemica,
irruente,
verbosa.
Mi
accaloro
tanto
che
a
volte
parlo
anche
troppo,
al
punto
che
divento
anche
offensiva.
Poi
chiedo
scusa,
ma prima butto fuori quello che penso.
C’è
un
episodio
nella
tua
vita
che
vorresti
dimen-
ticare?
Si.
E’
accaduto
nel
‘64.
Ero
a
Rimini
ed
ero
in
gita
con
amici
su
un
moscone,
al
largo.
Venne
un
po’
di
mare
mosso,
il
moscone
si
rovesciò
e
io
presi
una
botta
in
testa.
Se
non
mi
salvavano
annegavo.
Da
allora
ho
paura
del
mare;
pensa
che
ero
un’ottima
nuotatrice
e
ora
non
so
più
nuotare.
Quando
leggi
sui
giornali
notizie
che
ti
riguardano
e che non sono belle, che effetto ti fa?
Sto
male
e
nascondo
i
giornali.
Mi
fa
rabbia
quando
leggo
a
titoli
di
scatola
”battuta
la
Ber-
ti”.
Mi
fa
rabbia
perchè
poi,
quando
arrivano
i
voti
e
non
sono
più
“battuta”
non
scrivono
nie-
nte.
Dimmi
di
che
segno
sei
e
se
il
tuo
carattere
corri-
sponde al tuo segno zodiacale.
Sono
nata
il
1°
giugno,
alle
sei
del
mattino,
sotto
il
segno
dei
Gemelli.
Dicono
che
i
Gemelli
sono
dinamici,
che
cambiano
idea
ogni
due
mi-
nuti,
che
hanno
una
doppia
personalità
e
altro
ancora.
Non
so
se
io
corrispondo:
sono
pigra,
ma
il
mio
lavoro
mi
costringe
ad
essere
attiva;
sono
casalinga,
ma
non
posso
quasi
mai
essere
in
casa;
sono
polemica
ma
quasi
sempre
devo
adattarmi
alle
esigenze
professionali.
Non
so
proprio.
Certo
che
un’idea
ogni
due
minuti
l’ho,
quasi sempre contrastante l’una dall’altra.
Un’ultima
domanda.
Ti
trovi
in
barca
insieme
a
Mina
e
a
Nicola
Di
Bari.
Improvvisamente
ti
accorgi
che
la
barca,
per
il
troppo
peso,
rischia
di
affonda-
re.
E’
necessario
quindi
che
tu
butti
in
mare
uno
dei
due. Chi butti? Mina o Nicola Di Bari?.
Ti
ho
detto
che
non
sono
più
capace
di
nuota-
re.
Perciò,
per
non
correre
rischi,
per
avere
la
certezza
che
la
barca
non
affondi,
io
butto
in
mare tutti e due.
(Intervista di Alessandro Berlendis)
In alto, la cantante in altre tre splendide immagini tratte dal servizio realizzato da Roberto Rocco. Le due a destra, sono state utilizzate per la
copertina del 45 giri “E lui pescava”, brano con cui Orietta è giunta alla finalissma dell’edizione 1972/1973 di “Canzonissima”.