I
brani
di
questa
raccolta
dal
titolo
ingannevole,
in
realtà
sono
cantati
da
una
interprete
rimasta
occulta
persino
nei
crediti
del
disco.
Probabilmente,
con
la
dicitura
"le
canzoni
folk
di
Orietta
Berti",
la
Duck
Records
voleva
riferirsi
(sempre
in
perfetta
mala
fede)
a
quei
pezzi
da
lei
incisi
tra
il
'72
ed
il
'74.
Ammesso
che
questa
teoria
sia
esatta,
nell'album
è
presente
"Pellegrin
che
vien
da
Roma",
canzone
che
in
tutta
la
sua
carriera,
la
Berti
non
ha
mai
registrato!
Inoltre,
benché
nel
titolo
figuri
la
dicitura
"volume
1",
a
tutt'oggi
non
risulta
che
sia
stato
pubblicato
alcun seguito.
1980: La balena e altre favolose sigle televisive (Cinevox, TI 8006
)
1980: La barca non va più e altri successi per bambini (Cinevox, ORL 8472)
VINILI CON ERRORI IN COPERTINA
In
merito
ad
Orietta,
la
particolarità
di
questo
album
giapponese
risiede
principalmente
nella
bellissima
immagine
stampata
sul
retro
copertina,
raffigurante
la
Berti
durante
l'esecuzione
di
"Tipitipitì".
Tra
l'altro,
questa
è
l'unica
immagine
a
colori
di
quell'esibizione,
fino
ad
oggi
reperita.
All'interno
della
copertina
apribile,
è
contenuto
un
opuscolo
di
quattro
pagine
con
varie
didascalie
in
lingua
giapponese
e,
tra
le
foto
dei
vari
partecipanti,
ancora
una
in
bianco
e
nero
di
Orietta
sul
palco.
Una
curiosità:
nonostante
al
festival
la
seconda
esecuzione
di
"Tipitipitì"
venne
affidata
a
Mario
Tessuto,
nel
disco
è
presente
una
inedita versione della cantante Fiammetta, con il testo leggermente differente.
Poco
prima
dell’inizio
del
“Festival
di
Sanremo
1971”,
a
causa
di
contrasti
con
il
comitato
organizzativo,
la
Phonogram
ritirò
tutti
i
suoi
partecipanti
alla
gara
canora;
questo
fatto
causò
la
cessione,
da
parte
di
Orietta,
del
brano
“L’ora
giusta”
(già
ufficialmente
ammesso
alla
gara)
a
due
debuttanti:
Edda
Ollari
e
Lorenza
Visconti.
Nonostante
ciò,
quasi
a
ridosso
della
manifestazione,
la
Polydor
pubblicò
ugualmente
il
disco
con
la
versione
della
Berti,
che
surclassò
nelle
vendite
le
due
interpreti
sanremesi.
In
questa
compilation
di
stampa
giapponese,
oltre
all’incisione
di
Edda
Ollari,
è
stata
stranamente
inserita
quella
di
Orietta.
Inoltre,
all’interno
della
copertina
apribile
ad
album,
vi
è
una
foto
che
ritrae
la
Berti
con
Paolo
Villaggio
durante
la
consegna
(da
parte
della
Phonogram)
del
secondo disco d’oro della cantante.
La
particolarità
di
questi
due
album-compilation
di
artisti
vari,
sta
nel
fatto
che
la
Ricordi
li
abbia
pubblicati
(il
secondo
esclusivamente
per
la
collana
Orizzonte)
non
solo
citando
nei
titoli
due
successi
di
Orietta,
ma
riproducendo
in
copertina
le
immagini originali dei singoli omonimi.
Nonostante
questa
compilation
di
stampa
nipponica
non
comprenda
il
brano
di
Orietta
"Occhi
rossi"
(tra
l'altro
3°classificato),
reca
sia
sul
fronte
copertina
che
sul
retro,
due
belle
immagini
della
cantante
ritratta
con
altri
colleghi
presenti
nella
medesima
edizione
del
festival.
Tra
i
brani
contenuti
nel
33
giri
"Cavalli
bianchi"
di
Little
Tony
e
la
canzone
vincitrice
"Ciao
cara,
come
stai?",
interpretata
da Iva Zanicchi.
Oltre
alla
Berti
(presente
con
“Fin
che
la
barca
va”),
in
questa
raccolta
troviamo
altri
Artisti
di
notevole
spessore
fra
cui
Vasco
Rossi,
Gino
Paoli,
Fabio
Concato,
Luigi
Tenco,
Bruno
Martino,
Fred
Buscaglione
e
Little
Tony.
In
entrambe
le
facciate
della
copertina,
vi
è
un’immagine
di
Orietta
tratta
dal
servizio
fotografico
realizzato nel 1977 per la copertina del 45 giri “La nostalgia”.
Tra
i
grandi
interpreti
presenti
in
questo
33
giri
troviamo
Mina,
Domenico
Modugno,
Milva,
Adriano
Celentano,
Gene
Pitney
e,
ovviamente,
Orietta
Berti.
Di
quest’ulti-
ma
è
stato
riproposto
il
brano
“Io,
tu
e
le
rose”,
nella
versione
originale
del
‘67.
In
copertina, la stessa immagine riportata nell’album “I grandi della canzone vol. 3”.
Doppio
album
tratto
dall’omonima
trasmissione
televisiva
di
Canale
5,
condotta
dal
grande
Mike
Bongiorno.
Orietta,
oltre
che
con
il
brano
“Io,
tu
e
le
rose”
(nella
versione
edita
lo
stesso
anno
nel
33
giri
“Le
canzonissime”)
è
presente
nella
foto
di
gruppo con altri partecipanti alla manifestazione tv, stampata sul retro copertina.
Questa
interessante
raccolta
composta
da
due
lp,
com-
prende
ben
32
grandi
successi
degli
anni
‘60,
tutti
rigorosamente
in
versione
originale.
La
Berti
è
presente
nella
compilation,
oltre
che
con
il
brano
“Fin
che
la
barca
va”,
con
tre
immagini
riportate
nell’interno
co-
pertina,
la
cui
grafica
ripropone
una
parte
dei
meravi-
gliosi vecchi juke box.
Nonostante
alcune
differenze,
questo
33
giri
può
considerarsi
una
ristampa
del-
l’omonimo
album
pubblicato
nel
1983
su
etichetta
Passport.
Oltre
alla
grafica
di
copertina
(che
riporta,
comunque,
le
stesse
immagini
del
precedente
lp)
i
brani
delle
due
facciate
sono
stati
invertiti,
mantenendo
però
la
stessa
sequenza.
Inol-
tre, il disco è stato stampato su etichetta Lotus con diverso numero di catalogo.
Album
a
tema
comprendente
la
partecipazione
di
numerosi
Artisti
che,
nel
corso
della
loro
carriera,
si
sono
cimentati
anche
nell’interpretazione
di
brani
folk.
Tra
questi
Domenico
Modugno,
Gabriella
Ferri,
Claudio
Villa,
Ombretta
Colli
e
Orietta
Berti.
Quest’ultima,
è
presente
nella
raccolta
con
“Tutti
mi
chiamano
bionda”,
canzone
tratta dal 33 giri “Più italiane di me” del 1972. In copertina, le immagini di tutti gli interpreti compresi nel disco.
Sul
retro
copertina
di
questa
compilation
(che
raccoglie
una
buona
parte
delle
canzoni
partecipanti
al
“Festival
di
Sanremo
1981”),
vi
è
un’immagine
di
Orietta
a
mezzo
busto
del
1980.
Ad
aprire
la
facciata
A
del
disco
due
è
“La
barca
non
va
più”,
il
brano
con
cui
la
Berti
partecipò
a
quel
festival
e
che
le
permise
di
accede-
re alla serata finale.