ORIETTABERTI
Tutti i diritti riservati © Settembre 2005
45 giri
1962: Non ci sarò/Franchezza (Karim, KN 121)
Dopo
alcuni
provini
(prevalentemente
di
brani
sudamericani)
realizzati
grazie
all'aiuto
di
Giorgio
Calabrese,
nel
febbraio
del
1962
la
piccola
etichetta
milanese
"Karim"
stampa
questo
45
giri
che
purtroppo
però,
a
quanto
sembra,
non
è
mai
stato
distribuito
ufficialmente
nei
negozi.
Il
disco
contiene
l'inedito
"Non
ci
sarò"
(di
Calabrese\Isola)
e
"Franchezza"
(versione
tradotta
di
"Franqueza"),
di
Brean\Guilhermo,
il
cui
testo
italiano
è
affidato
a
Giorgio
Calabrese.
Nel
1999
la
cantante
ha
riproposto i due brani in una nuova veste includendoli nel cd "Incompatibili ma indivisibili" con l'aggiunta di "Franqueza" in lingua originale.
1962: Se non avessi più/Canzone di novembre (Karim, KN 122)
Secondo
singolo
stampato
dalla
"Karim"
quasi
contemporaneamente
al
precedente
e,
a
quanto
risulta,
anch'esso
non
distribuito.
I
brani
contenuti
sono
"Se
non
avessi
più",
versione
italiana
di
"Si
je
n'avais
plus",
un
classico
del
repertorio
di
Charles
Aznavour
che
ne
ha
composto
la
musica
(il
testo
italiano
è
ancora
una
volta
di
Calabrese)
e
"Canzone
di
novembre",
versione
italiana
di
"Chanson
de
novembre",
con
musica
di
Bruno
Zambrini
e
testo
originario
di
Depeyre,
tradotta
nella
nostra
lingua
da
Cicero.
La
copertina,
a
parte
i
titoli
dei
brani
e
il
numero
di
catalogo
del
singolo,
è
identica
a
quella
di
"Non
ci
sarò".
Di
reperibilità
difficilissima,
questo
singolo
è
considerato
oggi
il
pezzo
più
raro
dell'intera
discografia
di
Orietta.
Da
segnalare
che
la
lacca
originale
dei
due
brani
contiene
una
registrazione
completamente diversa di “Canzone di novembre”.
Stipulato
il
contratto
discografico
con
la
multinazionale
"Phonogram",
arriva
per
Orietta
la
prima
vera
soddisfazione
professionale:
su
etichetta
"Polydor"
viene
stampato
questo
45
giri
che
può
considerarsi
il
primo
ufficiale
della
cantante,
dal
momento
che
è
stato
regolarmente
distribuito
nei
negozi.
Il
brano
di
punta
del
singolo
è
"Serenata
suburbana"
cover
dell'omonimo
pezzo
di
Capiba
(noto
compositore
sudamericano),
il
cui
testo
italiano
è
di
Giorgio
Calabrese.
Nel
lato
B
ancora
una
cover:
"I
nostri
momenti",
titolo
originale
"Nossos
momentos",
composta
da
Haroldo
Barbosa.
Questo
disco
permette
ad
Orietta
di
far
ascoltare
in
radio
la
sua
splendida
voce,
rendendola
così
pian
piano
familiare
al
grande
pubblico.
Sul
retro
copertina,
sono
pubblicizzati
tre
singoli
di
altrettanti
artisti
appartenenti
alla
stessa casa discografica. Anch'esso abbastanza raro, ha raggiunto oggi quotazioni di notevole livello.
1963: Dominique/Io vorrei (Polydor, NH 54 779)
Grazie
alle
canzoni
di
Suor
Sorriso,
una
monaca
belga
del
convento
di
Fichermont,
divenuta
cantautrice
e
che
spopola
in
quasi
tutto
il
mondo
con
le
sue
preghiere
in
musica,
arriva
per
Orietta
il
primo
successo
commerciale.
"Dominique",
tradotta
in
italiano
da
Etrusco,
narra
le
vicende
di
San
Domenico,
mentre
"Io
vorrei"
è
un
vero
e
proprio
messaggio
d'amore
per
il
Signore.
I
due
brani
sono
cantati
da
Orietta
con
l'accompagnamento
di
Luciano
Zuccheri
alla
chitarra
e
Antonio
De
Serio
al
contrabbasso.
Sul
retro
copertina,
oltre
ai
testi
dei
due
brani
contenuti
nel
singolo,
vi
è
una
foto
della
cantante
scattata
in
sala
di
incisione
durante
una
registrazione.
1964: Tutto è finito fra noi/Vai Bobby, vai (Polydor, NH 54 787)
Con
la
notorietà,
arrivano
per
Orietta
anche
le
prime
manifestazioni
canore
alle
quali
partecipa
sempre
con
grande
successo.
"Vai
Bobby,
vai"
(cover
di
"Run
Bobby,
run"
di
Releigh\Barkan,
cantata
originariamente
da
Lesley
Gore
e
tradotta
in
italiano
da
Specchia)
inserita
nel
disco
come
lato
B
del
45
giri,
viene
presentata
nel
luglio
del
1964
alla
rassegna
musicale
"Notturno
al
lido
di
Venezia".
Nonostante
ciò,
il
brano
di
punta
del
singolo
è
"Tutto
è
finito
fra
noi"
di
Specchia\Leuzzi,
un
pezzo
di
genere
melodico-beat
in
pieno
stile
con
la
moda
di
quel
periodo,
che
nulla
ha
a
che
fare
con
i
brani
di
Suor
Sorriso.
Entrambe
le
canzoni
contribuiscono
a
mettere in risalto le potenzialità vocali ed interpretative della giovane cantante emiliana.
1964: Perdendoti/Scorderai (Polydor, NH 54 810)
Discreto
successo
per
questo
singolo
autunnale
di
Orietta.
Il
disco
viene
pubblicizzato
nelle
pagine
del
settimanale
"TV
Sorrisi
e
canzoni"
ed
ha
una
certa
diffusione
radiofonica.
Entrambi
i
brani
sono
cover
di
successi
internazionali:
"Perdendoti"
(di
Pallavicini\Renard\Sigman)
é
la
traduzione
di
"Losing
you"
lanciata
da
Brenda
Lee,
e
"Scorderai"
(di
Etrusco\Raymonde)
non
è
altro
che
la
versione
italiana
di
"Stay
awhile"
della
cantante
inglese
Dusty
Springfield.
Il
mensile
"Musica
&
dischi"
pubblicò all'epoca un'immagine diversa del disco, per cui è probabile che il 45 giri sia stato stampato con due copertine differenti.
1965: Tu sei quello/Se per caso (Polydor, NH 54 821)
Da
questa
prima
partecipazione
al
"Disco
per
l'estate",
Orietta
diventa
una
presenza
fissa
in
quasi
tutte
le
manifestazioni
canore
di
un
certo
rilievo.
Vince
la
gara
con
"Tu
sei
quello"
(di
Luciano
Beretta
e
Alberto
Anelli)
sbaragliando
addirittura
Artisti
come
Jimmy
Fontana
con
la
famosissima
"Il
mondo".
Sul
lato
B,
"Se
per
caso"
di
Barkan\Baron,
traduzione
del
brano
"No
more
tears"
interpretato
da
Lesley
Gore,
con
testo
di
un
giovanissimo
Mogol
ancora
lontano
dai
grandi
successi
in
coppia con Lucio Battisti.
1965: Voglio dirti grazie/Le ragazze semplici (Polydor, NH 54 826)
1966: Io ti darò di più/La prima lettera d’amore (Polydor, NH 54 827)
1966: Alleluia!/Ogni strada (Polydor, NH 54 828)
Dopo
la
conquista
del
grande
successo
che
consacra
la
Berti
una
delle
più
belle
voci
giovanili
del
nostro
panorama
musicale,
nell'autunno
del
1965
la
Polydor
aveva
pubblicato
un
intero
album
dedicato
alle
canzoni
di
Suor
Sorriso,
dal
quale
nei
primi
mesi
dell'anno
successivo
vengono
estratti
due
45
giri.
In
entrambi
troviamo
Luciano
Zuccheri
alla
chitarra
ed
Ernesto
Villa
al
contrabbasso;
il
primo,
pubblicato
a
ridosso
del
successo
sanremese
ottenuto
con
"Io
ti
darò di più", contiene "Alleluia!" e "Ogni strada". Sul retro copertina, oltre ai testi dei due brani, la stessa foto riportata nell'album.
1966: Mi vestirò di blu/La mia musa (Polydor, NH 54 830)
Per
la
sua
prima
partecipazione
al
"Festival
delle
rose",
Orietta
si
affida
ancora
al
duo
Beretta\Anelli
che
con
Del
Prete
compone
questo
bellissimo
brano
col
quale
riesce
a
bissare
il
successo
di
"Tu
sei
quello"
conquistando
il
podio
della
manifestazione.
"Voglio
dirti
grazie"
viene
presentata,
nel
concorso
in
questione,
insieme
a
"E'
troppo
facile",
che
non
accede
alla
finale
e
rimane
inedita.
Sul
lato
B
del
singolo,
uno
shake
(in
voga
in
quegli
anni)
ancora
con
musica
di
Alberto
Anelli (autore con Maso Biggero) su testo di Giulio Rapetti, alias Mogol.
Prima
partecipazione
alla
manifestazione
canora
più
importante
d'Europa:
il
"Festival
di
Sanremo".
Inizialmente,
il
pezzo
da
portare
in
gara
doveva
essere
"Non
ti
scorderò"
di
Umberto
Bindi
(inciso
da
Orietta
solo
nel
2003),
sostituito
poi
con
"Io
ti
darò
di
più",
un
brano
di
notevole
impatto
musicale
nel
cui
ritornello
la
Berti
sfoggia
il
meglio
delle
sue
qualità
canore
ed
interpretative.
Come
di
rito
in
quegli
anni,
al
festival,
ogni
canzone
veniva
eseguita
da
due
interpeti
solitamente
appartenenti
ad
etichette
discografiche
differenti;
nel
caso
in
questione,
la
seconda
esecuzione
del
pezzo
viene
affidata
alla
già
affermata
Ornella
Vanoni.
Le
due
cantanti
conquistano
il
primo
posto
nella
semifinale
ed
un
onorevole
sesto
posto
nella
serata
finale.
"La
prima
lettera
d'amore"
di
Luciano
Beretta
e
Umberto
Balsamo (ancora lontano dal comporre "L'angelo azzurro"), occupa la facciata B del singolo.
Il
secondo
45
giri
estratto
dall’album
“Orietta
Berti
canta
Suor
Sorriso”
contiene
i
brani
“Mi
vestirò
di
blu”
e
“La
mia
musa”.
Anche
questo
singolo,
come
il
precedente, riporta sul retro copertina, oltre ai testi dei due brani, la stessa foto stampata nel 33 giri.
1966: Quando la prima stella/Ritorna con il sole (Polydor, NH 54 831)
Seconda
partecipazione
al
"Disco
per
l'estate"
con
una
fortuna
di
gran
lunga
inferiore
alla
precedente.
Infatti
"Quando
la
prima
stella"
di
Pallavicini\Colonnello,
pur
affrontando
nel
testo
il
problema
dell'emigrazione,
non
riesce
ad
accedere
alla
finale;
in
compenso
però,
con
"Ritorna
con
il
sole",
uno
splendido
pezzo
composto
da
Luciano
Beretta
ed
Enrico
Intra,
ingiustamente
relegato
a
lato
B
del
singolo,
vince
a
pieni
voti
il
"Festival
di
Lugano".
Probabilmente
trainato
da
questo
successo,
il
disco
raggiunge
un'ottima
posizione
nella
classifica
annuale
di
"Musica
e
dischi".
Una
curiosità:
per
la
copertina,
viene
usata
una
foto
tratta
da
un
servizio fotografico del 1964, dal quale già un'altra immagine era stata edita per la busta di "Tutto è finito fra noi".
1966: Dove, non so/Una bambola inutile (Polydor, NH 54 835)
Dalla
colonna
sonora
del
capolavoro
di
David
Lean
"Il
dottor
Zivago"
(uscito
nelle
sale
cinematografiche
l'anno
precedente),
Orietta
incide
ad
Amburgo
"Dove,
non
so
(tema
di
Lara)"
con
l'orchestra
diretta
dal
grande
James
Last.
Sulla
musica
di
Jarre\Webster,
Giorgio
Calabrese
compone
il
testo
che,
nelle
successive
versioni
di
altri
interpreti,
risulta
spesso
leggermente
diverso.
Sul
lato
B
ancora
un
pezzo
di
Mogol
(su
musica
di
Benny
Andersson,
uno
dei
componenti
maschili
dei
futuri
"Abba"), dal titolo "Una bambola inutile" (in origine “Sunny girl”).
1967: Io, tu e le rose/Quando nella notte (Polydor, NH 54 839)
Per
la
sua
seconda
partecipazione
al
"Festival
di
Sanremo",
Orietta
si
affida
al
duo
Pace\Panzeri
(autori
dei
suoi
più
grandi
successi)
che,
con
Brinniti,
le
confezionano
questo
valzer
diventato
un
classico
della
melodia
italiana.
Da
ricordare
che,
subito
dopo
il
festival,
da
un
concorso
riservato
ai
lettori
dei
settimanali
"Oggi"
e
"TV
Sorrisi
e
canzoni",
invitati
a
votare
la
più
bella
canzone
dell'edizione
sanremese
appena
conclusa,
il
pezzo
di
Orietta
si
classifica
primo
in
assoluto.
Sul
retro del singolo, una struggente ballata di Senofonte\Casini piena di speranza: "Quando nella notte".
1967: Solo tu/Ritornerà da me (Polydor, NH 59 802)
Singolo
estivo
che
comprende
due
brani
presentati
ad
altrettante
manifestazioni
canore:
"Solo
tu"
(di
Federico
Monti
Arduini,
noto
negli
anni
'70
come
Il
guardiano
del
faro)
è
finalista
al
"Disco
per
l'estate"
mentre,
"Ritornerà
da
me"
(ancora
del
duo
Senofonte\Casini)
partecipa
con
successo
al
"Festivalbar".
Il
primo
brano,
grazie
alla
versione
inglese
di
Cliff
Richard
divenuta
"All
my
love",
viene
diffuso
in
buona
parte
del
mondo.
Sul
retro
copertina,
una
bella
immagine
inedita
della
cantante.
1967: Io potrei/Per questo voglio te (Polydor, NH 59 805)
Dopo
due
anni
dalla
vittoria
ottenuta
con
"Voglio
dirti
grazie",
la
Berti
torna
al
"Festival
delle
rose"
con
la
splendida
"Io
potrei"
che
conquista
il
secondo
posto
nella
prima
serata,
accedendo
a
pieni
voti
alla
finale;
un
brano
di
grande
impatto
emotivo
interpretato
in
maniera
eccelsa
e
composto
per
l'occasione
da
Federico
Monti
Arduini.
Il
lato
B
è
riservato
a
"Per
questo
voglio
te"
(di
Mogol\De
Ponti),
presentato
da
Giuseppe
Di
Stefano
e
PJ
Proby
al
"Festival
di
Sanremo"
1966
ed
incluso
nel
33 giri "Orietta Berti" del '67.
1968: Tu che non sorridi mai/Per tutto il bene che mi vuoi (Polydor, NH 59 809)
Terza
partecipazione
per
la
Berti
al
"Festival
di
Sanremo"
dalla
cui
finale,
per
la
prima
volta,
viene
eliminata.
"Tu
che
non
sorridi
mai"
di
Terzi\Sili,
è
affidata
per
la
seconda
esecuzione
al
musicista
e
cantante
Piergiorgio
Farina.
L'altro
brano
del
singolo
è
"Per
tutto
il
bene
che
mi
vuoi"
di
Pinchi
e
Sauro
Sili,
con
il
quale
Orietta
ha
già
collaborato
nel
'66
e
per
la
realizzazione
dell'intero
album
"Orietta
Berti"
del
1967.
La
copertina
del
disco
è
in
perfetto
stile
pop
art,
tanto
in
voga
in
quel
periodo.
1968: Non illuderti mai/Amore per la vita (Polydor, NH 59 811)
Dopo
la
sconfitta
sanremese,
la
Berti
si
rifà
conquistando
con
"Non
illuderti
mai"
(di
Pace\Panzeri\Pilat)
il
secondo
posto
al
"Disco
per
l'estate".
Il
brano,
diventerà
in
Gran
Bretagna
un
grande
successo
dei
Tremeloes
che
lo
traducono
in
"My
little
lady",
mentre
in
Francia
sarà
una
hit
di
Joe
Dassin
("Ma
bonne
etoile").
Il
trio
Vantellini\Silvestri\Paolini,
autore
di
parecchie
sigle
televisive
degli
anni
'60,
firma
"Amore
per
la
vita",
lato
B
del
disco.
La
copertina
vede
ancora
l'immagine
della
cantante
soffocata
da
disegni
multicolori,
come
detta
la
moda
dell'epoca;
sul
retro,
vi
sono
pubblicizzati
alcuni
prodotti
della
"Philips",
casa
di
produzione
ed
etichetta discografica della cui scuderia fa parte anche la "Polydor".
1963: Serenata suburbana/I nostri momenti (Polydor, NH 54 763)
Alcune
rarissime
copie
con
etichetta
differente,
contengono
una
versione
di
“Non
ci
sarò”
diversa
dalla
precedente.
Non
si
sa,
effettivamente,
quale
delle
due
incisioni
fosse
inizial-
mente
destinata
al
commercio.
Sta
di
fatto
che
entrambe
le
registrazioni
sono
molto
belle,
e
costituiscono
una
vera
e
pro-
pria rarità nella produzione discografica di Orietta.
Note discografiche e varianti
Note discografiche e varianti
L'improvviso
successo
di
vendite
del
singolo
costringe
la
"Polydor"
ad
immettere
sul
mercato
una
seconda
tiratura,
con
un
retro
copertina
diverso
nel
quale
è
presente
una
foto
di
Orietta
scattata
poco
dopo
la
premiazione;
inoltre,
sia
nella
copertina
che
sull’etichetta
del
disco
compare
la
dicitura
“1°
premio”.
Entrambe
le
edizioni
sono
reperibili
sia
con
la
scritta
“BIEM”
che
”ALFIERE”,
riportata
sull’etichetta
del
disco. Nelle ultime ristampe, inoltre, è stato inserito Cappelletti fra gli autori riportati nell’etichetta del disco.
Note discografiche e varianti
Il
disco
è
stato
pubblicato
con
due
copertine
graficamente
differenti:
esse
riportano,
infatti,
i loghi Polydor e “Un disco per l’estate” sia di colore rosso che arancione.
Note discografiche e
varianti
Questo
singolo
è
stato
pubbli-
cato
con
due
copertine
diverse
ed
ha
fatto
registrare
un
otti-
mo
successo
di
vendite.
Nel
re-
tro
(uguale
per
entrambe
le
edizioni)
è
riportata
la
stessa
foto
usata
per
la
busta
di
"Vo-
glio dirti grazie".
Note discografiche e varianti
Esistono
alcune
rarissime
copie,
stampate
con
molta
proba-
bilità
nel
1971,
che
recano
nel
rettangolo
alla
sinistra
del
fo-
ro
non
più
la
scritta
BIEM
ma
S.I.A.E.,
nonchè
il
timbro
a
sec-
co
della
medesima
società.
Il
numero
di
catalogo,
invece,
è
rimasto
invariato,
così
come
la
copertina
che
riporta
la
stes-
sa grafica della 2° edizione.
Note discografiche e varianti
Una
particolarità
assoluta
del
disco,
riguarda
l'emissione
di
alcune
copie
datate
sul
vinile
18\01\1967,
nelle
quali
è
incisa
una
versione
del
brano
con
un
finale
cantato
in
maniera
di-
versa
da
quella
ufficiale.
Un’altra
stampa,
seppur
datata
21\02\1967,
reca
i
caratteri
tipografici
dell’etichetta
usati
per
il
45
giri
“Io
potrei”,
uscito
nell’autunno
di
quello
stesso
anno.
Note discografiche e varianti
Il
disco
è
stato
pubblicato
con
due
copertine
di
colore
diverso:
verde
destinata
al
commercio
e
giallo
oro
per
la
promozione.
Quest’ultimo,
era
contenuto
all’interno
di
un
cartonato
che
Orietta
Berti
distribuì
nel
1967
a
coloro
che
parteciparono
alla
cerimonia
per
la
consegna
del
suo
primo
disco
d’oro.
(vedere
CURIOSITA' VARIE
e
PROMOZIONALI
).
Note discografiche e varianti
Da segnalare che alcune copie, datate 15 gennaio 1968, presentano il festone centrale di
colore celeste anziché azzurro, come la stampa più diffusa e datata 18 gennaio 1968.
Note discografiche e varianti
Esistono
due
diverse
stampe
del
disco:
nella
prima,
sull’etichetta
interna
è
riportata
la
dici-
tura
“canzone
partecipante”;
nella
successiva,
invece,
“canzone
2°
classificata”.
Lo
stesso
particolare è riscontrabile anche nelle copie promozionali, distribuite per i juke-box.